27 Giugno la Giornata mondiale dedicata alle micro, piccole e medie imprese, ecco 10 incentivi disponibili in Italia
Il 27 giugno è la Giornata Mondiale delle Micro, Piccole e Medie Imprese, istituita dalle Nazioni Unite nel 2017 per sottolineare l'importanza di milioni di attività che impiegano meno di 250 dipendenti nella crescita economica sia a livello nazionale che globale. Negli ultimi anni, l'Italia, leader in Europa con 160.000 PMI attive nel 2022 secondo i dati di Confindustria, ha adottato misure fiscali per agevolare la creazione di nuove imprese e sostenere quelle già esistenti. Ecco un elenco dei principali incentivi disponibili nel 2023 per queste imprese:
- NUOVA SABATINI: La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 2027 l'agevolazione fiscale per le imprese che investono nell'acquisto di nuovi beni strumentali, come attrezzature, impianti, software e macchinari, al fine di migliorare le loro attività. Sono confermate anche le varianti "Green" per attrezzature a basso impatto ambientale e "Sud" per gli investimenti delle PMI con sede legale nelle otto regioni del Mezzogiorno.
- FONDO IMPRESA FEMMINILE: Questo incentivo fiscale mira a rafforzare l'imprenditoria femminile attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero per la creazione di nuove attività e il consolidamento di quelle esistenti.
- FONDO DI GARANZIA PMI: Questo strumento fornisce garanzie pubbliche alle piccole e medie imprese che hanno ottenuto finanziamenti da banche o intermediari. Le PMI economicamente sane di qualsiasi settore, ad eccezione di quelli considerati "sensibili" nell'Unione Europea, possono accedere a questo fondo.
- RESTO AL SUD: Rivolto alle imprese del Mezzogiorno e del Centro Italia, questo incentivo prevede contributi fino a 200.000 euro per le nuove realtà imprenditoriali gestite da persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni. Il programma "Resto al Sud", coordinato da Invitalia, coinvolge tutte le attività produttive, non solo nel settore commerciale, ma anche nell'artigianato, nell'agricoltura e nella pesca, nei servizi alle persone e nel turismo.
- PIANO TRANSIZIONE 4.0: Questo programma offre crediti d'imposta alle imprese che investono nell'innovazione, con aliquote diverse a seconda delle diverse categorie di beni, come beni strumentali immateriali ad alta tecnologia. Il credito è valido fino al 2026, con un'aliquota che quest'anno copre il 20% della spesa, fino a un tetto massimo di un milione di euro.
- IMPRESE ON: Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy offre supporto alle PMI gestite da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età. Questi imprenditori possono beneficiare di finanziamenti fino al 20% delle spese per avviare nuove iniziative o trasformare attività già esistenti nei settori del commercio, dei servizi, del turismo e della manifattura.
- FORMAZIONE 4.0: Questo incentivo mira a sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale attraverso investimenti nella formazione del personale. La misura include un credito d'imposta che varia dal 50% per le medie imprese al 70% per le piccole imprese, con un limite massimo annuale di 300.000 euro.
- FONDO PMI CREATIVE: La Legge di Bilancio 2022 ha stanziato 40 milioni di euro per sostenere progetti di piccole e medie imprese nel settore culturale e creativo. Nel 2023, la misura è stata riconfermata con un budget di 8 milioni di euro e prevede la possibilità di presentare domanda attraverso uno sportello digitale gestito da Invitalia.
- NEW GREEN DEAL: Questo incentivo offre agevolazioni finanziarie per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo orientati alla transizione ecologica. Attraverso la garanzia di SACE, il Fondo finanzia nel 2023 progetti per un importo complessivo di 565 milioni di euro, che spaziano dalla decarbonizzazione all'economia circolare, dalla rigenerazione urbana al turismo sostenibile.
- FONDO NUOVE COMPETENZE: Gestito dall'Agenzia Nazionale Politiche Attive per il Lavoro (Anpal), questo fondo supporta le imprese nell'adeguamento delle competenze dei propri lavoratori coprendo i costi delle ore di lavoro destinate a percorsi formativi. Confermato per il terzo anno consecutivo, nel 2023 l'incremento della dotazione finanziaria del Fondo nuove competenze ammonta a 180 milioni di euro.