Il cloud computing è un mezzo che sta prendendo velocemente piede. Grazie alla sua natura pratica e flessibile è la scelta migliore per aziende e liberi professionisti. Anche il governo italiano e le PA hanno messo l’occhio su questa tecnologia. Infatti, i servizi cloud sono diventati una priorità nel quadro della transizione digitale.
L’ormai famosissimo PNRR, nella sua versione presentata il 30 aprile, destina a digitalizzazione e innovazione oltre 40 miliardi, allo scopo di modernizzare il Paese entro il 2026. Di questi 40 miliardi, uno è destinato alla migrazione al cloud.
L’Unione Europea stessa si è prefissa l’obiettivo di creare una rete cloud di dati unica e sicura. Per realizzare ciò, tutti gli Stati sosterranno la creazione e l’evoluzione di un cloud UE, in linea con standard comuni di gestione.
Tornando al nostro Paese, Vittorio Colao, ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, ha ribadito l’urgenza di realizzare al più presto un cloud pubblico nazionale.
L’AGID (agenzia per l’Italia digitale), istituita dal governo Monti, ha proposto ad aprile un piano triennale (2020 – 2022) che ha come principio ispiratore Il cloud first, secondo il quale le PA devono aderire al cloud per poter definire nuovi progetti e servizi. Gli altri obiettivi che L’AGID si propone sono:
Infine, l’adozione del modello cloud, secondo l’AGID, deve basarsi su requisiti consigliati per garantire elevati standard di qualità. (link https://www.agid.gov.it/it/infrastrutture/cloud-pa)
L’AGID, il governo italiano e l’UE stanno preparando il terreno per una nuova frontiera dei servizi e le amministrazioni pubbliche.
Noi di Smarty, crediamo nei benefici e nella sorprendente capacità delle piattaforme Cloud e appoggiamo ogni decisione pensata per sviluppare il nostro paese con questa tecnologia.